Thursday, November 13, 2008

Enron Corp. and the missed opportunity


Perchè mi sembrava di averlo già visto, questo filmino della crisi finanziaria? Perchè non mi sembrava niente di nuovo? Probabilmente perchè non solo io, ma tutto il mondo, aveva già visto il trailer, o forse il teaser, di questa colossale tempesta. Era il 2002, ed il titolo del trailer era "Enron: da 86 dollari a 26 centesimi in pochi giorni", scritto e diretto dalla premiata ditta Lay e Skilling. Sebbene le dimensioni del disastro fossero ben più modeste, il seme che le animava era il medesimo, il plot non cambiava di molto e si poteva riassumere così: finanza creativa, ma per davvero. Giusto per chi non ricordasse, Enron corporation, una delle preime 10 multinazionali degli Stati Uniti, vide decuplicare il proprio valore azionario in pochissimi anni, utilizzando prevalentemente due strumenti: la fantasia ed il mark-to-market, ovvero quella simpatica metodologia per cui un'azienda è autorizzata da un ente revisore (in quel caso la poi fallita Arthur Andersen, da una cui costola sarebbe poi nata Accenture Consulting) a mettere a bilancio quello che vuole, sulla base della parola e della fiducia, anche accordi appena stipulati, tradotti in guadagni ipotetici. In sintesi Enron sarebbe dovuto essere il più grande fornitore di energia (gas, elettricità) degli USA, ma in realtà basava ipropri profitti da un lato sulle speculazioni del mercato energetico e dall'altro sulla truffa finanziaria vera e propria. La truffa era orchestrata dalgeniale Andrew Fastow, il cui compito era creare una fitta rete di società affiliate che coprissero le malefatte di Enron, rendendole intracciabili, ed ingoiassero i profitto in un buco nero dal quale attingevano i soli alti dirigenti. Insomma qui eravamo di fronte alla truffa più geniale e colossale della storia della finanza e dell'industria, questi signori accumularono profitti indicibili SENZA PRODURRE NULLA. Tanto geniali che il documentario su di loro si chiamò "Enron: the smartest guys in the room".

Tutto questo racconto per farvi capire che non si trattò di un'inezia, persero il lavoro e la pensione più di 20.000 persone e quella che cadde fu una delle più grandi società del mondo. La vicende ebbe eco mondiale e la questione sulla finanza creativa godette di massima esposizione mediatica.

Sei ani dopo, non cinquanta o cento, siamo alle prese con lo stesso problema: la creatività applicata laddove ce n'è meno bisogno. Viene spontaneo chiedersi perchè nessuno li abbia fermati in tempo, quei ridicoli mutui, quei ridicoli giochini. Ma soprattuto perchè i responsabili non abbiano imparato nè ricordato nulla della stagione di Enron. Una opportunità perduta.


JS

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