Friday, September 25, 2009

Cosa ci stiamo perdendo, parte 2: il mocassino


"-Era vera quella storia di Charlie Wallser?"
"- Non potrei giurare su ogni dettaglio ma è senz'altro vero che è una storia."



[No Country for Old Men]






I dettagli di questa storia sono passati di bocca in bocca, quindi non sono pronto a giurare sulla loro completa autenticità. Ma resta una storia. Eccola.
I mocassini, quelli che intendo io, non ci sono più. O meglio, così credevo fino a qualche settimana fa. Sconsolato, per anni, ho cercato di autoconvincermi che le inglesi (Crockett&Jones su tutte) fossero il meglio sulla piazza, che fossero le più prossime a quegli archetipi che ormai sono troppo saldamente impressi nella mia memoria per potere scendere a compromessi. Invece no, in fondo non mi sono mai andati giù. L'unica scelta percorribile è stata quella di custodire quelli del Nonno come gli ultimi esemplari di una specie estinta.
Qualche settimana fa un Cugino della vecchia generazione va a Parigi in visita, ed i Cugini della nuova generazione non possono far a meno di notare che porta dei mocassini meravigliosi. "Morbidissimi, leggeri, bellissimi". La notizia mi viene immediatamente riportata. Il Cugino "old school" è di certo un uomo molto elegante, ed i "piccoli Cugini" sono certamente ragazzi di buon gusto, quindi prendo l'insight per buona. "Sono fatti a mano, su misura a Firenze. Ve ne ordino subito qualche paio" -dice il Cugino-, e si scatena subito una folle rincorsa a quei mocassini.

Con un po di intelligence ben strutturata ottengo le informazioni necessarie e, battendo tutti sul tempo, sono il primo a trovarli. appena li ho visti ho sorriso. Il proprietario del negozio (che li fa arrivare da Firenze) mi avrà certamente preso per pazzo. Non sapevo che colore e che pelle scgliere, erano tutti bellissimi. Leggeri, affusolati, suola a filo. rfetti, anche se non per tutte le stagioni. Alla fine ne ho presi due, con la certezza che da lì a poco li avrei comprati tutti. Tornato a casa (ero in un periodo "defatigante" a Casa), li faccio vedere a mio padre: "Jacopo ma stai scherzando? Questi li ho anch'io. Non te ne eri accorto?". Li aveva trovati prima di me. ecco perchè erano cosi familiari.

Adesso un po di mitologia. I mocassini sono una riproduzione esatta del modello Arfango, celebre negli annisettanta, quando di Tod's ancora non vi era notizia. Il vecchio direttore creativo della Casa fiorentina li aveva riproposti, utilizzando marchi strani e sconosciuti (su internet nessuna traccia). Parlo al passato perché pare lui sia deceduto poco più di due mesi fa, lasciandoci di nuovo senza speranza.
I modelli, dotati della stessa "linea" sono tre: classici-formali, in pelle lucidata; sportivi, dal look invecchiato (un prodigio); e scamosciati. Il fil rouge che li unisce è la morbidezza, la linea sobria ed un sapore antico, che dà l'impressione vi portare ai piedi qualcosa che è vissuto prima di noi, qualcosa che non ha bisogno di essere usato per "invecchiare bene". Insomma, la migliore scoperta dell'anno.


JS



5 commenti:

Anonymous said...

Ma le mutande che non hanno bisogno di essere usate per invecchiare bene non le hai ancora trovate?

Anonymous said...

Ma dove si possono acquistare ? Arfango principalmente fa prodotti scamosciati no ?

grazie

Anonymous said...

I mocassini da maschio calzano e accolgono come olio, raccolgono con il calore del passo sformano nell'abitudine, specie quelle vecchie e usurate come le tue nella seconda foto: congratulazioni!!! Avercene.

Anonymous said...

I mocassini da maschio calzano e accolgono come olio, raccolgono con il calore del passo sformano nell'abitudine, specie quelle vecchie e usurate come le tue nella seconda foto: congratulazioni!!! Avercene.

Anonymous said...

I mocassini da maschio calzano e accolgono come olio, raccolgono con il calore del passo sformano nell'abitudine, specie quelle vecchie e usurate come le tue nella seconda foto: congratulazioni!!! Avercene.