Friday, May 08, 2009

Premium for independence vs. merge to survive


Prima di tutto come la penso io: è da tempi non sospetti che dico che l'indistria dell'auto è fallata, viziata all'origine. Il settore ha assunto un ruolo troppo importante (dal punto di vista occupazionale e di contribuzione al GDP) in relazione al prodotto che commercializza. Il mercato dell'auto è cronicamente ciclico, quando va male si mangia il grasso che produce quando va bene. Il vizio alla base è il seguente: per quale motivo un individuo deve cambiare auto in continuazione? E soprattutto, perchè lo deve fare se la sua automobile continua a funzionare bene? Quello che si è creato è un gigantesco misunderstanding, creato ad arte, che assimila il cambio di auto al cambio di vestiti. Moda e status, insomma. Io ho una BMW da nove anni, è ancora bellissima, tenuta perfettamente, e non ho nessuna esigenza di cambiarla, fin tanto che continua a fare il suo lavoro. Era bella quando l'ho comprata, e continua ad esserlo oggi. Fu pagata in contanti, chi me l'ha regalata poteva permettersela. Nessuna rata, nessun leasing, quella macchina non fa parte del meccanismo per il quale "ad un certo punto ti conviene cambiarla, sennò non vale più niente". Mio fratello ha una BMW, più nuova della mia, e ricordo distintamente che quando la vidi percepii subito una differenza sostanziale: nel giro di pochi anni BMW aveva cambiato strategia, aumentando la tecnologia e riducendo il valore intrinseco dell'auto in termini di finiture, materiali e lusso percepito. Aveva aperto a fette di mercato più larghe, con modelli più "economici", che in quel momento erano in non plus ultra. Ma erano destinati ad invecchiare presto. Erano, e sono, auto "a scadenza programmata". Sia dal punto di vista teconologico, ma soprattutto dal punto di vista estetico. Tra poco quella BMW sembrerà vecchia. La mia invece, che vecchietta lo è per davvero, manterrà sempre quella linea solida ed austera con quale era stata concepita. Vi faccio un altro esempio. Avete presente la Mercedes SL? Bene, mio nonno ne aveva una, del 1972, meravigliosa, mai una notte fuori dal garage, perfetta, immortale. Quel modello è durato vent'anni. Quello dopo soltanto 10, e l'attuale si avvia alla sostituzione in meno di 5. Magari sbaglio un po gli anni, ma il concetto resta. Le case automobilistiche "premium" avevano cambiato strategia. Volevano entrare in tutte le fasce di mercato, volevano fare firmare cambiali e contratti di leasing a tutti, e per sostenere il giochino dovevano cambiare in fretta i modelli: rendendoli presto oboleti costringevano a sottoscrivere nuovi leasing e così via. Provate a chiedere a vostro nonno, o anche a vostro padre, in quanti possedevano BMW o Mercedes ai loro tempi. Sono sicuro che vi risponderanno: "certamente meno di adesso". Credo che tutto ciò abbia molto a che fare con la "cescita ad ogni costo", ma questo è un terreno molto più complesso ed io non sono certamente la persona migliore per affrontarlo.

Veniamo a ieri. Due articoli su IHT: il primo "BMW puts a premium on independence", il secondo "Fiat in talks to buy GM's european operations", delineano chiaramente due strategie opposte. Da un lato Marchionne sostiene che non si può sopravvivere con meno di 6 milioni di auto vendute, dall'altro BMW auspica un ritorno alle origini, puntando sul ripristino dei vecchi valori (lusso e qualità) e sull'indipendenza. Difficile stabilire chi avrà ragione, perchè forse, tra due-tre anni, l'auto tornerà a "tirare" e allora Fiat-Chrysler-Opel-GM sfrutteranno le loro sinergie e torneranno a godere del ciclo positivo. O forse avrà ragione BMW, che, in virtù della sua indipendenza, riuscirà a sopportere meglio il prossimo slump. Una cosa è certa: più grande è la nave, più soldi ci vogliono per tenerla a galla quando affonda. Pensate se, nel prossimo ciclo negativo, dovessimo salvare (con soldi pubblici) un gigante come quello che si prefigura dalle fusioni pilotate da Fiat. Sarebbe una tragedia di dimensioni inimmaginabili. Molto probabilemte nessuno avrebbe le risorse per salvarlo dalla bancarotta. Trovo che tutto ciò sia molto pericoloso, e sembra che questa crisi non ci abbia proprio insegnato niente. Il mercato dell'auto è dopato, non commercializza beni di prima necessità e per questo sarà sempre esposto ai cicli economici in maniera massiccia. Quello che ci vorrebbe adesso è un'ennesima presa di coscienza, bisognerebbe ridurre piuttosto che ingigantire, razionalizzare piuttosto che "cartolarizzare", bisognerebbe costruire auto migliori, che inquinino di meno e durino di più. Un downsizing dell'industria dell'auto sarebbe doloroso, sì, ma sarebbe un passo importante per riportare tutto alla sua misura naturale.



JS

8 commenti:

Anonymous said...

concordo assolutamente. Lo stesso vale per le banche; si è visto quanto sono costate...ciao ja!

CS

Anonymous said...

Certo ragazzi che se mi lasciate i commenti da anonimi non e' facile riconoscervi...
Carlo sei te?

Carlo S. said...

si sono io

Anonymous said...

Qui non si tratta di scegliere se mi piace di piu' essere indipendente o acquisire altre società....
Il dato di fatto è che il consolidamento del settore, quantomeno per i generalisti, è questione di sopravvivenza.
e non sarei così sicuro che un modello di business intermedio tra il generalista e la nicchia, quale quello di bmw, possa trovare spazio nel futuro..non ha caso si parla di possibili alleanze per bmw niente di meno che con la plebea psa........

ff

Anonymous said...

Infatti, caro FF, non mi permetto di assurgere a ruolo di aruspice, non pretendo di leggere nel futuro.
Quello che veramente mi sta cuore è che l'automobile in sé, come mezzo e non come fine, ritorni ad avere la giusta considerazione da parte del consumatore. Solo così, a mio avviso, sarà possibile far aprire gli occhi ai gruppi industriali: macchè 6 milioni di auto...a chi servono?? Non le vogliamo!

ja

Anonymous said...

Non sarai un aruspice, ma sicuramente auspichi un netto ridimensionamento del settore automotive... cosa che peraltro è connaturata al termine consolidamento....

Anonymous said...

ff (firma commento sopra)

Anonymous said...

ff (firma commento sopra)