Thursday, February 21, 2008

Les Misérables

Recentemente ho visto un film che si chiama Captivity. Il film è orribile, nel senso che è proprio banale, è un thriller quasi comico. Ma eravamo in tanti e tra una sigaretta, una chiacchiera (d' altro) e due risate, il film è passato liscio liscio, alla fine ce lo siamo quasi goduto. Tutto questo a riqualificare la "classe media" della cinematografia. Se un film ci fa passare due ore quasi piacevoli, allora ha una sua dignità, merita rispetto. Molte persone che ho conosciuto mi hanno stancato dopo dieci minuti, con la loro banalità. Se un film riesce a tenermi di più, tanto di cappello. Avete presente quelle persone "normali", conosciute di sfuggita, con cui parlate soltanto qualche minuto, quattro o cinque volte l'anno? Quelle persone che non si stagliano, che non hanno i riflettori puntati, che non vi catturano, ma che in fondo sono piacevoli, sorridenti, rilassanti nella loro prevedibilità. In fondo queste persone, se le incontrate per caso, non tirate dritto, vi soffermate volentieri. Poi stop. Nulla di più, nulla di meno. Ecco, ci sono anche molti film di questa categoria, al di sotto della media di qualità, ma al di sopra della soglia della noia, che meritano più rispetto, perchè in fondo fanno soltanto il loro lavoro. Personalmente, riesco a vedere film brutti, o banali, purchè non mi annoino.

Allora un invito alla critica: cercate di essere un po più onesti con voi stessi, un po meno snob, valutate i film per quello che valgono e metteteci in guardia, piuttosto, dai mortali film animati iraniani. Anche perchè mi piacerebbe sapere dove va finire i vostro snobismo quando uscite dalla sala. Dove andate, cosa mangiate, come andate a letto, al di fuori della sala buia? Sono sicuro che non tutto sarà commisurato alle vostre parole misericordiose.

Quando invece guardiamo un capolavoro, o conosciamo una persona speciale, quelle sono sensazioni diverse. Ma è decisamente un'altra storia, e ci troviamo tutti d'accordo.

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