Saturday, January 31, 2009

Business of Green - by Andrea Maggiani - Is every drop green?


Nel 2005 mi trovavo in Australia e durante un mio consueto giro per Oxford street a Sydney sono entrato da Wok on In, catena molto alla moda di cibo asiatico take away di Sydney e, insieme alla mia solita ordinazione, noodles con verdure e gamberi, la giovane cameriera mi ha portato una bottiglia d‘acqua proveniente dalle Fiji; certo, in Australia la cosa ci poteva anche stare (alla fine sono solo 4-5 ore di aereo!), ma poi quando l’ho vista anni dopo al supermercato PAM in viale Sabotino a Milano sono rimasto completamente allibito. Ma chi può essere così matto da comprare una bottiglietta che contiene acqua proveniente dall’altro capo del mondo? La risposta non la so, ma se arriva sugli scaffali di un piccolo supermarket di Milano vuol dire che qualcuno che si mangia uno spaghetto al pomodoro sorseggiando l’acqua delle Fiji ci sarà di sicuro.
Ecco, questo è l’esempio che qualcosa in questo mondo globale non va, che ci sono cose che vanno cambiate, perché l’acqua non può venire da un isola del pacifico, quando il nostro paese ha centinaia di marchi di ottima qualità.
La Fiji Water per altro è un’azienda che cerca concretamente di ridurre il suo impatto sull’ambiente attraverso un programma ambizioso (per approfondimenti visita il sito http://www.fijigreen.com/) volto a ridurre le emissioni, migliorare il packaging e le fasi d’imbottigliamento, oltre a cercare soluzioni nuove per la logistica e i trasporti.
Un commitment così forte per l’ambiente è vitale per un’azienda che vende un prodotto ad altissimo impatto sull’ambiente e che basa la sua offerta sulla carica emozionale dell’acqua purissima di un paradiso esotico.
Questo spiega perché la comunicazione di http://www.fijigreen.com/ sia veramente accattivante e semplice, con un layout essenziale, divertente e immediato, capace di attrarre anche i meno sensibili.

Lo sforzo è senza dubbio meritevole di nota, ma rimane comunque inconcepibile un prodotto di questo tipo, anche se, come dicono loro, nel 2011 saranno carbon-negative…!!!!

Andrea Maggiani



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